Ci si guarda
incarnati nell’attimo
senza sapere
quanto Altro sia celato
silente in noi.
Ed è come guardare
il mare e non poter vedere
la sua origine
– l’indice puntato
il lampo che divise la roccia –
i nostri sguardi
formano pensieri
gonfi come cirri
mutano vanno tornano
da e a quale estremo
non-si-sa.
Si usa il singolare
ma come la rena è una
e di innumerabili grani
così nell’Infinito giungono
illuminanti epifanie
altri infiniti
perpetuanti.
E nemmeno-si-sa
se si stia solcando luce
o si sia sul fondo del relitto.
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