“Se fossi nonna”


           ~ foto vintage dal web ~
*
se fossi nonna
avrei di che insegnare
(raccontare – poi – moltissimo)

il problema è semmai
                                            saper dire
                  il profumo del pomodoro
caldo di sole
               e l’emozione di staccarlo
dalla pianta

saper trovare parole
               per descrivere il tremore
della lucciola sul palmo
quando accadde
               di catturarla per un attimo

o il silenzio del bosco
            rotto dal verso della civetta

  in quella notte del 20 luglio 1969

        quando la luna 
            parve sussultare di stupore

come parlare efficacemente
                del sapore delle pesche?
ma proprio di quelle rubate
          vivendo l’avventura
                          dell’arrampicata

è un mondo semplice e perduto
                        quello che ricordo
e cosa dire
come dire della maestra
delle bacchettate sulle dita
                 che mi fecero donna?

laura chiarina
all rights reserved-08.06.2024©

7 pensieri su ““Se fossi nonna”

  1. una bella riflessione sui cambiamenti che ci sono stati nel corso del tempo, una volta le emozioni le potevi sentire, ora le descrivono, talvolta senza neppure averle provate. I ragazzi di oggi non possono immaginare il mondo di un tempo, che seppure povero, sapeva regalare quei sorrisi genuini, quelle sensazioni, che al giorno d’oggi, pur avendo tutto, non sanno più provare…👏👏👏👏👏👏👏👍👍😊😉🤗

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  2. Efficace questa considerazione di emozioni difficili da trasformare in parole. Quel vintage dell’immagine lo conserviamo gelosamente nel sorriso in cui si è trasformato il broncio della bacchettata….per effetto delle magie del tempo… Ciao Laura

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